Mini racconto...

La giornata non è poi iniziata così male.
Svegliarsi con la luce dell'alba è sempre meglio che uscire di casa con l'auto ridotta a un cubetto di ghiaccio dalla nebbia fitta sotto zero. In fondo è il 7 marzo, la primavera non può latitare tutta l'estate!
Sulla strada dell'aeroporto però c'è un banco di nebbia... Speriamo l'ultima! Amo la nebbia, ma nelle ultime tre settimane sono diventato decisamente meteoropatico, e ulteriore grigio porta a fare un giro di troppo nei bassifondi dell'anima.
Passati i soliti scrupolosi e ossessivi controlli, fatte le scale della torre e prese le consegne dal turno smontante, tutto sommato va meglio. Un bel sole timido si fa vedere sopra alla cupola di Montichiari, il banco di nebbia sembrava stare lì solo per le macchine. Cioè solo per me, che alle sette meno un quarto di sabato mattina non gira poi molta gente...
Il piazzale ancora deserto, umido dalla pioggia infinita dell'ultimo strascico d'inverno, è lì pronto ad aspettare i turisti della neve, un po' inglesi e un po' israeliani, che si riverseranno nell'aerostazione da lì a due ore. Un piccolo momento di gloria per tutti quelli che hanno a cuore questo spiazzo asfaltato tra la pianura e il lago.
Improssisamente, la tranquillità idilliaca è rotta da un voce inglese con accento italiano:

<<Monti Tower, Lufthansa 3 W C, good day!>>

La prima risposta è ormai automatica, da manuale

<<Lufthansa 3 W C, Monti Tower, good day to you, go ahead with your message>>

<<Yes sir, only request latest weather report on Montichiari airport!>>

Ma guarda te, sti rompiballe, vanno a Villafranca, c'è una giornata spettacolo, che se ne fanno del bollettino... Mah...

<<Lufthansa 3 W C, Monti Tower, Runway in use 32, wind...>>

Anche questa ormai è una cosa automatica, tanto che ci si può anche prendere il lusso di pensare mentre le parole escono da sole. Il cervello si sofferma sulla voce. L'ha già sentita, anche se filtrata da mille circuiti elettronici, eppure non si ricorda bene dove... Eppure... Eppure...

Forlì. Parecchi anni addietro. Vicino all'aeroporto c'è un casermone, bruttino a vedersi, ma sicuramente antisismico. Anche se brutto, dentro è parecchio spazioso, i corridoi ampi, la tanta luce, gli stanzoni ampi ne fanno sicuramente un posto adatto per una scuola superiore.
C'è una classe, sulla parte sinistra, un po' imboscati in seconda fila, ci sono tre banchi, con tre tipo abbastanza normali. Uno di biondo e altino, in mezzo uno moro con gli occhiali, e dall'altra parte uno un po' sovrappeso.

<<Vise, hai rotto il cazzo con queste storie, sempre a chiamarmi culo...>> Dice quello sovrappeso
<<Eh, ma vai in mona va, te la prendi sempre... Poi ti mi chiami sempre sciavo... Per un triestino e un insulto molto pesante!>> Risponde il biondo.
Quello al centro tace e ridacchia, poi si zittisce un'attimo e fa al biondo:
<<Vise, quindi tu sei convinto di andare da Professione Volare? Ma, a me sembrano sboroni, poi dopo lo stage a Parma, mi sa che punto ad altre strade... ENAV sicuramente, il lavoro del controllore mi ha veramente preso... Vedrò!>>
Il biondo risponde <<Si dai, è vero che se la tirano, però tutto sommato... Mi hanno detto che sono bravi, hanno buoni aerei... Poi dai, molti ex allievi sono entrati in varie compagnie aeree e quindi la scuola funziona! Poi prova a pensare, un giorno magari tu stai in torre a Rimini e io ti chiamo e ti dico "We, c'ho la scorta di salsa rosa!". Vista quella che ti sei spazzolata ieri a cena a casa mia... Ti servirà!>>
Quello in mezzo lo guarda male <<Vise ma vaffanculo, ho fatto pure io da mangiare!>>
Tira un buffetto al compagno d banco, poi ritorna al libro di storia, con poca attenzione però... sta pensando che la prospettiva di reincontrarsi via radio lo alletta... Molto romantico, molto old style! Poi pensa che c'è ancora un'anno e mezzo di scuola, poi chissà... Basta sognare va!

Di nuovo Montichiari.
No... Ma va là! Il Vise!! Il pensiero arriva giusto alla fine del bollettino, giusto in tempo per aggiungere un <<... Vise sei tu?>>
<<Si! Ciao Ferro, tutto bene?>>
<<Bene bene dai!>>
<<Ok dai, grazie e ci sentiamo più tardi per telefono!>>
<<Ok ciao>>

L'altro collega quasi ride nel vedere il mio sorriso ebete e soddisfatto. Mi affretto a replicare <<Si si, un vecchio e caro compagno di classe...>>
Lui sorride e ritorna e compilare il registro.
In fondo forse non saprà mai quello che mi è passato per la testa in quei dieci secondi. Niente di che, succede spesso di incontrare qualcuno che si conosce, magari con cui si tengono i contatti come con il nostro pilota Lufthansa... Eppure questa volta è particolare: due sogni, due desideri tanto cercati e tanto voluti, diventati realtà. Due amici che si sono incrociati nell'etere, un etere che questa volta, invece di lasciare il vuoto, ha rimpito due cuori per dieci secondi. Dieci secondi che fanno la differenza però
La giornata non è proprio iniziata male.

Comments

.... anche se è successo in un posto che non c'è.....

cosa vuol dire  "posto che non c'è"?, dirai tu.............. ecco cosa vuol dire: guarda qui

 

http://www.flashearth.com/?lat=45.427541&lon=10.327299&z=15.2&r=0&src=msl

 

 

Grazie per la lettura!!
Ahahaha... M'hanno cancellato l'aeroporto! Eppure c'era l'altra mattina...
Mah... Misteri dei satelliti!! ;-)
Grazie ancora!!
Ciao Ciao!!
Fulvio

Easy like sunday morning... Sometimes!

...che mi precipita trentacinque anni indietro, nel 1974, alla Scuola Assistenza al Volo di Ciampino,
Il comandante del corso, il maggiore Di Mauro, mi chiama e mi fa: "Pelosi, non hai fatto domanda di rafferma: come mai?"
"Comandante, lei sa che studio medicina, non ce la faccio a fare gli esami, e poi non so dove mi sbatteranno".
"Tu sei a rischio di rafferma d'autorità, perchè sei il primo del corso".
"Non è per merito, comandante, è perchè sono più tranquillo dei colleghi che si giocano tutto...".
E così, un mese in semipunizione alla Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti di Galatina, dove ho persino tenuto qualche lezione di Controllo del Traffico Aereo agli allievi ufficiali piloti...e poi, civile, ritorno allo studio universitario.

E' stato un potente input, grazie.
Ciao,
Giovanni

Grazie per la lettura Giovanni!!
Mi fa piacere che ti abbia dato un bell'input... Alla fine, siamo colleghi! :-)
Volevo metterla un po' per iscritto perchè... Beh, è un sogno avverato, e le piccole cose te lo fanno capire ancora di più!
Grazie ancora!!
Ciao Ciao!!
Fulvio

Easy like sunday morning... Sometimes!

Questo tuo bel racconto mi ha riportato alla mente un ricordo ormai sopito.
Quello di un bel libro che lessi oltre una decina di anni fa, che mi ha fatto pensare che uno dei personaggi di questo sognante libro potresti anche essere tu...e il tuo amico.
Sono sicuro che ti piacerà, non facilissimo da reperire, il titolo:

Daniele del Giudice - Staccando l'ombra da terra

un estratto:
"Fino al punto di rugiada

Ti perdesti una mattina in volo come ci si perde nella vita, senza rendersi conto che ci si smarrisce, scivolando a poco a poco nel non trovarsi piú; prima la campagna non fu quella che t'aspettavi, poi il fiume che doveva arrivare non arrivò, infine la foschia da caldo che vaporava sulla Padania si cristallizzò in una opacità densa e piú consistente, tanto tra un minuto ne esco pensasti, passò un minuto e un altro, tutti i vetri dell'aereo divennero smerigliati e bianchi, ti fu chiaro che da quella nebbia diurna e calda non uscivi piú. Non è che ci si perda di colpo, ci si comincia a perdere per termo, in realtà t'eri già perso prima, all'ultimo riporto, quando avevi chiamato l'Ente confermando di essere dove secondo il piano di volo avresti dovuto essere: puro nominalismo, assoluta predominanza del progetto su ogni realtà, dato che non c'eri affatto. A quel punto eri sceso di quota, avevi agganciato una linea ferroviaria, e quando la ferrovia s'era fermata in un paesino avevi fatto un passaggio basso sulla stazione per leggere il nome, ma il nome, preso cosí in velocità, non t'aveva aiutato granché, ovunque tu fossi eri fuori rotta e risalendo nella foschia perdesti ancora di piú l'orientamento fino a trovarti dove sei adesso, cioè dove tu non sai. L'ultima posizione certa era Abeam Boa, un punto nautico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui tetti non ci sono i nomi dei paesi, [...]"


La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.

Grazie della lettura!!
Ma soprattutto grazie del suggerimento!!
Cercherò il libro!!
Fulvio

Easy like sunday morning... Sometimes!

...a dimostrazione che niente è mai per caso...quando fortemente voluto .

Grazie!!
Anche se... la fortuna a volte assiste!! :-)
Ciao Ciao!!
Fulvio

Easy like sunday morning... Sometimes!

Grazie per la lettura Mozz!!
Mi fa piacere che abbia apprezzato!!
Grazie ancora!!
Ciao Ciao!
Fulvio

Easy like sunday morning... Sometimes!