Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
In più di una persona, compreso un mio superiore, mi hanno detto che le foto dei concerti sono tutte uguali e dopo un pò annoiano.
Mi hanno suggerito di lasciare maggior spazio alle foto di architettura e di paseggio fatte alla luce del giorno ma io continuo ad emozionarmi solo quando scatto ad un gruppo dal vivo.
Probabilmente perché non sono un vero fotografo ma un'amante della musica che ha trovato nella macchina fotografica la semplificazione massima della chitarra... un solo tasto da premere ed in più con la mano più forte!
Mi lascio trasportare dalla musica, mi immergo nel groove, seguo i movimenti e scatto foto come stessi sparando note.
Se la band ha tiro mi carico e mi "ispiro"; se la band è moscia mi passa la voglia di scattare.
Vivo sotto al palco tutto quello che non posso vivere sopra al palco; per imparare a suonare uno strumento come la chitarra evidentemente ci vuole predisposizione e costanza, doti di cui devo essere completamente sprovvisto dato che in più di venti anni non ci sono mai riuscito...
Comments
Locke
Thu, 04/23/2009 - 16:04
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Mica vero
Non sono tutte uguali le foto dei concerti.
Ricordo che quando compravo le riviste americane, come Guitar Player o Guitar for the practicing..., ecc..., una delle differenze maggiorni che trovavo rispetto a quelle italiane era che le foto erano di qualità eccelsa. Più di una volta le ho posterizzate o ritagliate e messe sulle magliette (con l'apposito macchinario).
Poi magari in riviste 'non chitarristiche' si potranno trovare foto eccelse, ma non sono esperto in quelle.
Saluti
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"Guardati da coloro che prima ti danno consiglio, poi parlano male di te...stronzo!"