Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Allora, mi pare abbastanza appurato che - a parte qualche raro chitarrista costante e fedele - siamo volubili.
A volte si cambia chitarra o ampli per i più svariati motivi: gusti che cambiano, scazzo momentaneo, esigenze di gruppo, acquisto che si rivela deludente, semplice voglia di novità, eccetera...
Ripensando ai vostri setup attuali, o a quelli passati che magari rimpiangete di più, come vi siete accorti che erano "quelli giusti" (magari anche solo momentaneamente)? E' stato un colpo di fulmine, o frutto di una "frequentazione" costante?
E' capitato di innamorarvi di una chitarra o un ampli che all'inizio avevate un po' snobbato, o la scintilla deve scoccare dal primo momento?
Comments
Clap67
Fri, 10/30/2009 - 13:02
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Colpo di fulmine!..ma è il giochino di Facebook?
Parto dal presupposto che sono una bestia,tecnicamente.
Quindi trascuro a volte alcune cose che per alcuni di voi sono,a quanto leggo,condizioni essenziali per stabilire se una chitarra è valida o meno.Per esempio conoscere le tipologie di legno meglio di un mobiliere di Cantù,stabilire quali e quante debbano essere le spire di avvolgimento dei pick-ups,e quali siano impedenze e resistenze giuste,per poter ottenere "quel" suono...in modo tale che nemmeno l'Ing Tesla sarebbe stato in grado di definire con precisione.
Mi inchino alla Vostra sapienza...
Per me la chitarra deve rispondere ad almeno 2 requisiti fondamentali:
1)deve suonare bene,per lo meno al mio orecchio
2)deve essere bella...
Mi spiego;considero la chitarra come un oggetto appartenente ad un mondo ludico,lo strumento deve farmi sognare,restituirmi sensazioni.
Se voglio la perfezione mi compro un I-Pod,una lavatrice con la centrifuga programmabile,un tv al plasma,e allora li,si,se mi va di comprare alcune di queste cose totalmente superflue,esigo che questi oggetti siano freddamente e stupidamente precisi,e,inutilmente quasi eterni.
Ma la chitarra no...
Per me la chitarra dev'essere un oggetto per il quale provare eccitazione quasi sessuale,un oggetto per cui non vedi l'ora di arrivare a casa,aprire la custodia,rimirarne la forma,apprezzare l'aroma,e provare gioia nel vedere che la sua forma,indossata;o migliora decisamente il colpo d'occhio dell'insieme,altrimenti miserrimo;oppure è talmente abbagliante nella sua avvenenza da far dimenticare chi la sostiene..
Io,personalmente,sono amante delle forme classiche,dei suoni classici...non riuscirei mai a pensare di portarmi a casa una Petrucci o una Vai (quella maniglia sul corpo!!!),ma nemmeno una Paul Reed Smith..
Condivido pienamente quello che scrisse Blackmore in un intervista dei primi '70 nella quale gli chiedevano del passaggio dalla 335 alla Stratocaster.Egli rispose che il passaggio non fu poco traumatico,la Strato era più dura,più difficile da far suonare in maniera soddisfacente,insomma,sarebbe stato più comodo continuare ad utilizzare la Gibson,ma,anch'egli fu folgorato dalla visione di Hendrix con la Stratocaster..e la sua scelta fu ANCHE motivata dal suo desiderio di prendere ispirazione anche VISIVA dall'utilizzo della Stratocaster.Insomma,anche i più grandi indulgono al piacere fisico-estetico dell'"indossare"una bella chitarra (oltre che una "buona" chitarra).
Tornando al tema del thread,rispondo che,personalmente mi è capitato di acquistare chitarre che mi piacevano esteticamente e che,la prova,mi ha confermato la buona impressione visiva,al di la di ogni aspettativa.
Questo ad esempio mi è capitato nel caso della Danelectro DC 3.Mi aveva attratto da subito,e probabilmente l'avrei acquistata anche se non fosse stata cosi performante come poi è risultata essere!Il fatto che suonasse anche in maniera stupefacente per il prezzo,ovviamente,mi ha fatto concludere l'acquisto senza avere il minimo dubbio.
Ciao
Claudio
Asbel77
Fri, 10/30/2009 - 14:39
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R: Colpo di fulmine!..ma è il giochino di Facebook?
sulla scelta della chitarra siamo sulla stessa lunghezza d'onda!
Tanto che al momento ho una les paul e una strato, provenienti dai peggiori momenti della storia dei due marchi: lp era norlin (manico in acero, top in tre pezzi) e strato palettona periodo 79/81, pesantissima.
Ed io non sono di quelli che "la mia è un esemplare fortunato" o "la mia è una di quelle che suonano".
Semplicemente il look delle chitarre anni 70 mi piace un sacco, e visto che tanto l'anello debole della mia strumentazione sono io, non sto a farmi troppe paranoie e me le godo: per i miei gusti, per come suono, e per il mio orecchio, vanno fin troppo bene.
La domanda nasce più che altro dalla difficoltà di trovare un "mio" ampli... sto avendo qualche difficoltà e non so se provare ad insistere con quello che ho adesso, o migrare verso altri lidi.
PS
>> "Per esempio conoscere le tipologie di legno meglio di un mobiliere di Cantù [...]"
non ci crederai, ma sono di Cantù, e figlio di mobiliere! :-)
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Luca
http://www.webalice.it/valledelvento/
Clap67
Fri, 10/30/2009 - 14:55
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R: Colpo di fulmine!..ma è il giochino di Facebook?
Ah ah ah..meraviglioso!!
Pensa che io stavo per portarmi a casa una Gibson Sonex 180,che è tutto ciò che,in teoria,una Gibson non dovrebbe essere:manico AVVITATO,corpo in misto legno-resina che nemmeno da Aiazzone,pick ups Dirty Fingers...pesava come il comò di mia nonna buon anima..ma scondo me aveva un suono fantastico!!!
Per quanto riguarda la scelta dell' ampli,anche li è un bel casino...Io ho speso un po di soldi in ampli vari...ma per il tipo di suono che mi piace,non sono riuscito a trovare il Sacro Graal..
Ho un Fender Vibroverb reissue (tolex beige)...che suona bene..quando gli gira...è veramente umorale..forse andrebbe bene per una chitarrista donna,che,conoscendo le meccaniche provocate dal ciclo mestruale,magari sarebbe in grado di trovarsi in sintonia con il Fenderino!
Ho preso un Marshall JTM 45 Bluesbreaker,che suona da Dio,ma pesa come Giuliano Ferrara..
Ultimamente sto suonando insituazioni dove non viene richiesto un volume esagerato,con un Lab-Series L3 degli anni '80,combo a transistor '60 watts che ha uno dei suoni migliori per essere un solid state che mi sia capitato di sentire in anni..
Però è un vero casino....
Claudio
Asbel77
Fri, 10/30/2009 - 22:29
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R: Colpo di fulmine!..ma è il giochino di Facebook?
"Pensa che io stavo per portarmi a casa una Gibson Sonex 180"
pensa, altra coincidenza! Anche se solo per poche settimane io ho avuto una Sonex Artist! E ad essere sincero mi spiace pure averla venduta. Se la ritrovassi allo stesso prezzo...
Aveva il manico incollato, e l'elettronica attiva by Moog della serie artist (che però faceva i capricci), puoi vederla sul mio sitarello: http://www.webalice.it/valledelvento/sonex.htm
D'altra parte mi vanto di aver posseduto alcune delle peggiori gibson di sempre: sonex, nighthawk, victory...
Complimenti per gli ampli, quella del Fender mestruato è fantastica!
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Luca
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Asbel77
Fri, 10/30/2009 - 14:25
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quindi...
quindi, in buona sostanza, il colpo di fulmine può capitare, ma per capire se è "quello giusto" serve avere le idee chiare.
Per avere le idee chiare serve esperienza.
E per fare esperienza bisogna aver provato molti strumenti.
Quindi, in questa ottica, il compra-vendi-scambia non è necessariamente un male, un vizio, o uno sfizio costoso, ma può essere appunto considerato un modo per avvicinarsi, magari andando per esclusione, al proprio suono.
La domanda nasceva anche dal fatto che spesso, cercando di fare acquisti ragionati e ponderati, ho fatto grossi buchi nell'acqua. Altre volte ho tratto grandissima soddisfazione da acquisti fatti ad cazzum.
Concludendo: è bel un casino!
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Luca
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Asbel77
Fri, 10/30/2009 - 14:42
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R: quindi...
era quello che volevo sentirmi dire ;-)
ora, con la vostra benedizione, posso tornare sul mercato :-)
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Luca
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Asbel77
Fri, 10/30/2009 - 14:50
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R: quindi...
"E poi cercare di sovrapporre l'esperienza "pratica" alla teoria, ovvero capire il perchè ci piace quel suono e come ci si arriva."
infatti! altrimenti si corre il rischio davvero di buttare soldi a destra e a manca. L'idea è cercare di restringere un "campo di ricerca", e poi provare, per vedere se all'atto pratico il risultato è quello sperato (anche se, lo ammetto, spesso mi è capitato di uscire un po' troppo dal seminato in preda a infatuazioni - o deliri - momentanei)
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Luca
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AlexUnder
Fri, 10/30/2009 - 17:24
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L'esperienza
Guarda, per quanto mi riguarda, avendo avuto sempre una sola strato e due ampli in 18 anni, l'esperienza è fondamentale ma bisogna sapersela fare.
Mi spiego meglio: prima di qualche anno fa non frequentavo altre band, non facevo/organizzavo jam, non andavo/organizzavo manifestazioni, non partecipavo a puri orgasmi di prova strumenti/effetti. Però andavo sempre a fine/pre concerto a vedere tutta la strumentazione del chitarrista che si esibiva, bravo o schiappa che fosse e questo è stata già un'ottima scuola.
Altra ottima scuola è risalire alla strumentazione usata nei vecchi dischi, fino agli anni 90 direi, perchè reali o cmq vicini alla realtà di ascoltarli dal vivo. Adesso non conta un cazzo che ampli/chitarra usi, spesso non è nemmeno il chitarrista che sta nel booklet ad avere registrato, non so se mi spiego.
Poi ci sono ste cose che si fanno spesso tra noi, come il Grappa/Coatto oppure ritrovarsi con Manc e Alfio nel garage del primo con tutto ciò che abbiamo scambiando chitarre, effetti, ampli tirati appalla. Da lì capisci che una Hiwatt monocanale da 100W è uno spettacolo di botta, che una Masotti ha un attacco che ti ci accendi un sigaro, che tal pedale ti piace, quello no, però sul Hot Rod Fender tutti i pedali sembrano belli, ma sul rack no. Che il Soldano SP77 è una gran macchina e costa poco, che ci sono effetti digitali che non sono poi così anonimi, che il Pod non è poi tutta sta merda, che anche un Silverface del 69 può suonare di merda se ci si attacca uno che non è buono a suonare.
Eppoi le jam, quelle aiutano soprattutto alla mente, allo spirito e, soprattutto, alla musica, quella suonata, che è la cosa più importante oltre alle pippe mentali della ricerca del graal tonico. Che però sto graal è una gran figata! ;)
La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.
Asbel77
Fri, 10/30/2009 - 18:31
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R: L'esperienza
Quando ho scritto "a parte qualche raro chitarrista costante e fedele" pensavo proprio a te e al tuo recente blog sulla tua strato ;-)
giustissima l'osservazione sul farsi esperienza come dici tu, confrontandosi con altri musicisti. Ma qui emerge un mio grosso limite: alla chitarra sono arrivato un po' tardi (passati i vent'anni) e non l'ho mai studiata seriamente. Forse per me rappresenta più un hobby che non - come per la maggior parte di voi - una passione vera e forte... questo ha due conseguenze: primo, mi imbarazza suonare (soprattutto strumenti di un certo costo e/o "nome") davanti ad altri chitarristi, mi inibisce non poco, tanto che di solito rinuncio e basta (non provo quasi mai niente nemmeno in negozio). In secondo luogo, le soddisfazioni che non sono in grado di prendermi sullo strumento, cerco di togliermele comprando strumenti che, in qualche modo, mi appaghino.
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Luca
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jackson1967
Sat, 10/31/2009 - 01:45
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R: L'esperienza
" ... Ma qui emerge un mio grosso limite: alla chitarra sono arrivato un po' tardi (passati i vent'anni) e non l'ho mai studiata seriamente. Forse per me rappresenta più un hobby che non - come per la maggior parte di voi - una passione vera e forte... questo ha due conseguenze: primo, mi imbarazza suonare (soprattutto strumenti di un certo costo e/o "nome") davanti ad altri chitarristi, mi inibisce non poco, tanto che di solito rinuncio e basta (non provo quasi mai niente nemmeno in negozio). In secondo luogo, le soddisfazioni che non sono in grado di prendermi sullo strumento, cerco di togliermele comprando strumenti che, in qualche modo, mi appaghino. "
Azz.. Chitarristicamente sono la tua fotocopia, ugualeuguale!!!
ciao!
Jack.
Asbel77
Sat, 10/31/2009 - 10:33
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R: L'esperienza
meno male! temevo di essere l'unico hobbista "imbucato" in un sito di musicisti veri ;-)
ciao
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Luca
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