Decima puntata della rubrica che vede Daniele Bazzani e Giovanni Onofri parlare delle...
Hefei
Non andate a Hefei.
Intendiamoci io non ho niente contro questa gente, a parte qualche insana abitudine di cui dirò più avanti, però davvero non c'è proprio un cazzo da vedere. Una mia collega ha comprato una guida sulla Cina di 600 pagine e su Hefei c'è una colonna! Mezza pagina! E basta!
Hefei è una città cinese "medio piccola." Che vuol dire "medio piccola"? In un paese da 1.200 milioni di abitanti "medio piccola" significa 2 milioni e mezzo che diventano 4 contando l'hinterland. Praticamente come Roma.
Medio piccola???!?!?!
E' una città ahimè priva di tradizione e luoghi che si rifacciano in qualche modo alla (interessante) cultura cinese.
E' nata come polo scientifico-industriale, continuano a costruire palazzoni, ha un'urbanistica impeccabile (strade a 3 corsie, un sacco di alberi) ma sembra mezza morta. Strade semivuote in cui puoi incontrare qualunque mezzo di locomozione dal carretto all'Audi A8, al motorino elettrico al furgone carico di terra o di mattoni che spara fumo manco fosse la jaguar di diabolic inseguito dall'interpol.
Il codice della strada deve essere molto particolare: si va un po' in tutte le direzioni (forse ci sono incentivi statali per il contromano?) e usando tutte le corsie.
Volete fare affari a Hefei? Vendete clacson per automobili.
Suonano tutti in continuazione, per qualunque evenienza e quasi mai un colpetto solo (che invece per esempio a Roma può bastare a far scendere qualcuno armato di bullok). Se un pedone attraversa tipicamente l'auto in rotta di collisione non frena, non accenna a cambiare traiettoria anzi lo punta e comincia a clacsonare finendo poi per passargli a una distanza buona per leggere la taglia dei jeans.
Il clima è caldino, diciamo primavera/estate ma l'aria è pessima. C'è un mix di smog, pulviscolo o foschia, il risultato è che pare che ci sia un controsoffitto grigio 24 ore al giorno.
Stasera sono andato in centro per cena. Una zona pedonale senza alcun segno della tradizione cinese, la patria della scritta al neon, adidas e nike da una parte, qualche banchetto che vende improbabili cibi dagli odori inquietanti.
E odori inquietanti arrivano pure dai tombini, dai vicoli, insomma c'è una puzza che a tratti sconsiglia la passeggiata.
Pur non essendo un'amante dell'etnia asiatica, intendiamoci, per mero gusto estetico e senza alcun pregiudizio razziale, devo dire che le ragazze non sono poi brutte. Tra l'altro non esiste praticamente obesità e inoltre sfoggiano tutte un look piuttosto... "disinvolto".
In generale la gente non è male, cercano di capirti e aiutari come possono ma purtroppo la possibilità di interagire è davvero limitata dato che quelli che parlano inglese sono proprio pochi.
L'unica cosa che proprio non mi piace di loro è quell'insana abitudine di scatarrare (o scarocchiare come dir si voglia) per terra quasi in qualunque luogo e senza remore. In pratica il tipico verso di... come definirlo... diciamo schiarimento della gola che prelude al lancio sul mercato del proprio prodotto interno lercio, scandisce i tempi nelle zone pedonali al pari dei clacson nelle strade.
In questi casi è bene prendere le distanze.
Per il resto è evidente che di occidentali non ne vedono molti considerato che quando cammini per strada si girano a guardarti. Una cameriera del ristorante si è addirittura fatta una foto con ognuno di noi, uno per uno!
Il cibo non è male, ci sono grandi classici che si trovano anche nei ristoranti cinesi nostrani e comunque i piatti di carne non sono male, purchè si abbia la possibilità di capire cosa si sta ordinando. Stasera ci siamo avventurati in un ristorante cinese del centro sensa possibilità di leggere il menù, e nonostante loro, molto ospitali si siano fatti in quattro è stato un mezzo naufragio.
L'albergo in cui mi trovo è fuori dal centro in una zona in parte in costruzione caratterizzata da luci molto fioche. Non so perchè ma sembra che abbiano paura dei bombardamenti o forse cercano di spendere il meno possibile ma sembra che le lampadine le abbiano prese tutte al Verano (NdR Verano: cimitero monumentale di Roma). Al primo risveglio il giorno dopo che sono arrivato ho scoperto di avere una serie di palazzoni davanti che la sera prima arrivando non avevo notato. Data la loro attitudine a sparire al tramonto li ho soprannominati "sunset buildings".
A proposito, guardo fuori e non si vedono già da un bel po', è ora di dormire.
Comments
hardpicker
Tue, 10/20/2009 - 19:01
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mekojong!
non devono darti un granchè all'ente del turismo di Hefei.
Hai fatto un racconto realistico; per me che per lavoro vedo sputare la gente dalla mattina alla sera (anche se di solito non sono esattamente "scatari" o "Scaracchi"), non sarà una priorità andarci in vacanza;-)
Ciao,
Giovanni
AlexUnder
Wed, 10/21/2009 - 16:04
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R: Tesò!
> Ocio a dove metti i piedi!
Perchè? Sennò mi schiaccia?
Sei un tesoro, mi penZi sempre.
La risposta è dentro di te...epperò è sbagliata. - Quelo
AlexUnder .::Mururoa::.