EUROPA EUROPA

L'europa è unita ? Mah è da vedere ... non si pagano più i dazi, ma di unito non c'è niente. Nemmeno quando ti scopi una donna europea puoi dire di essereunito a lei :-)
sei italiano, vai in Francia, ma vale per qualsiasi paese europeo, sei straniero.
E da tale ti trattano.
Non importa chi tu sia, la dignità va a vfarsi fottere.
Sei solo uno straniero del cazzo.
Non iniziamo a portare esempi del cazzo: sono stato in germania 10 giorni etc. Vivici ! Vivici ANNI, e poi capisci.
ma da paese a paese cambia il modo con cui lo straniero del cazzo che sei, viene trattato.
Il paradosso è qui nella capitale europea. Meno male che è tale.
Laddove sei un pezzo di merda qualunque posizione tu occupi, qualunque grado culturale tu abbia, solo perchè sei straniero.
NOn sei arrivato su una barca dal mare, non hai portato mafia, non sei arrivato con i cartoni e non mendichi.
Hai una tua dignità.
Specie un italiano, ha una dignità che fa rispettare.
Ma chi ha coltivato patate fino a ieri, e si ritrova al centro d'Europa, di botto, è come chi è stato senza quattrini epoi tac è pieno di soldi.
Non capiscono il valore della persona.
Attenti quindi ad essere stranieri. Si è come il pesce: dopo tre giorni puzza !

Comments

Un discorso molto spigoloso.
Senti dell'astio mal celato nelle tue parole, intuisco che vivi da anni all'estero, giusto?
Come mai questa considerazione dell'essere stranieri?


La risposta è dentro di te....epperò è sbagliata.
AlexUnder
.::Mururoa::.

È vero

Non è odio mal celato. Per carità. Sta di fatto che qui noi italiani (i n belgio ) siamo tratatti in questo modo e non solo noi italiani. Eppure abbiamo dato al belgio la ricchzza di cui gode ora.
Muovendosi a sud, in Wallonië, l'altra regione del Belgio, le cose cambiano molto. La gente è diversa. Parlano francese ma anche lo spiritio è diverso.
Qui nelle fiandre ci trattano a pesci in faccia indipendentemente da quale posizione occupiamo, che cosa facciamo etc etc etc.
Ho visto episodi ed ho vissuto episodi tremendi al pari dell'incredibile.
Spero in italia non sia mai accaduto che licenzino in tronco qualcuno perchè è meridionale !
Qui ho visto fare questo: licenziati perchè stranieri.
Ovviamente non possono dirlo in questo modo. La ragione di base è questa. Odiati solo perchè di sangue diverso. E poi fuori.
Perchè assunti ? Per al legge ! Poi fuori. Incredibile. Gente con mutui e famiglia. Per fortuna esistono i sussidi statali ma non si naviga senza problemi

Ho visto anche persone non riuscire a trovare casa perchè paralno lingua diversa
Addirittura tra loro stessi: Fiadnre e Wallonia. SOlo perchè i Walloni parlano francese, hanno porte chiuse.
Non è così in Wallonia per i fiamminghi.
Peccato però che la Wallonia non abbia industrie !

In Francia la situazione è migliore ma mica tanto quando si tratta degli italiani. Solo per via dello sciovinismo tipico francese, sti poveri cristi devono lottare per la loro dignità prima di tutto !
Poi per le normali vicissitudini. Ma lottare per la propria dignità, quando appunto non vesti in cartoni, non dormi per strada, non rubi, saluti quando entri in ufficio ( e tassativamente NON ti ripsondono ! ), non fai rumore o biascichi quando mangi, non sei volgare, è a dir poco terribile
Tiziano Demaria

La gente ha solo paura, la diversità spaventa perchè non sai come prenderla, come comportarti, devi sembrare sempre all'altezza della situazione e allora giudichi per primo, osservi e giudichi e se non c'è tempo per osservare giudichi in base a preconcetti e sentito dire... hai pienamente ragione quando dici che ti trattano da straniero in modo diverso in base a dove sei, cambiano i luoghi comuni e cambia l'atteggiamento della gente, ma posso citarti persone che vivono bene da stranieri in alcune nazioni, dove la nostra fama di sicuro non ci aiuta, e di stranieri in terra italica trattati con dignità e rispetto, magari non da tutti ma del resto non siamo tutti uguali e purtroppo l'essere umanamente miserabili, ignoranti, di infima levatura intellettuale è una caratteristica sempre più diffusa, se poi aggiungi la paura di perdere le personali certezze ed il conseguente individualismo non è difficile spiegarsi come mai le cose funzionino così. Del resto anche fra di noi non corre buon sangue, fino ad arrivare al più squallido campanilismo...


Robyz - Grappero forever

Ciao Tiziano,
ho 21 anni e nessuna esperienza di VITA all'estero se non per le vacanze. Perciò non aggiungo cose che già si sanno di come vengano trattati e visti gli italiani nella comunità europea.

Sono un universitario e fra un anno probabilmente farò una esperienza di vita di 6 mesi all'estero. A me affascina una cultura diversa dalla nostra e specialmente quelle nordiche anche se per ora non posso trarre giudizi.

Quello che però vorrei dirti è che il mio primo anno di università l'ho vissuto in una città italiana del centro nord e mi sono sentito come te. "E non ero arrivato su una barca dal mare, non ho portato mafia, non sono arrivato con i cartoni e non mendicavo" e si era tutti italiani. Quell'esperienza è finita ed ora studio a Bologna. Ripenso spesso a quell'anno in cui tutto mi è andato storto. "Non capiscono il valore della persona" lo dicevo anche io. Mi sono sentito straniero, ma in Italia. 

A chi dare la colpa? Ad una città poco ospitale, a gente troppo chiusa e culturalmente troppo diversa da me, ad una serie di sfighe che sono arrivate tutte insieme!? Io ancora non me lo so spiegare. Quello che però ho capito è che quando si entra in contatto con contesti diversi da quelli nei quali si è abituati a vivere bisogna ripartire da zero nell'imparare a creare un rapporto. Ho capito che bisogna conquistarsi la fiducia.

Spero di non essere frainteso perchè non voglio generalizzare riguardo l'Italia del centro nord. Sono sceso di meno di 100 km e qui sembra tutto un altro mondo.

Delle volte guardare tutto dallo stesso punto di vista può essere un errore. E' come tenere sempre degli occhiali con le lenti scure. Magari poi si tolgono le lenti e ti accorgi di colori e sfumature che prima non notavi.

PS il pesce è bono fresco!

Ciao,
Fabio.

Credo che l'incomunicabilità e la paura del prossimo, straniero e non , è proprio radicata nell'essere umano, di qualsiasi nazionalità sia! 

Pensai è bello, che dove finiscono le mie dita, debba in qualche modo cominciare una Chitarra... (Fabrizio De Andrè)


Io per lavoro viaggio spesso e volentieri in Europa, per la precisione in Germania, Austria e Svizzera, ma mi è capitato di visitare clienti in Lussemburgo e Belgio.

Purtroppo in parte devo confermare quello che scrivi, finché non si sa che sei straniero (ed il mio tedesco è sgamabilissimo) tutto ok, quando dici che lavori per una ditta italiana allora nascono i problemi e le incertezze. Fortunatamente smentite dalle prove comparative, ma non sempre trovo chi ha un minimo di intelligenza da capire che forse, se deve fare un investimento consistente, un minimo di prova per capire cosa vada meglio sia opportuno. E poi ci meravigliamo se qualche collega chitarrista compra a scatola chiusa e si ritrova con un pacco, qui parliamo di investimenti industriali...

I clienti più antipatici combinazione li ho proprio trovati in Belgio (ed in Lussemburgo, ma è talmente piccolo che c'è solo un cliente lì).
Pensa che anni fa (nei primi anni '80) per vendere le nostre macchine in quel paese iniziammo a farle marchiate con un nome belga (che era il nome del nostro importatore). Così erano tutti contenti possessori di "una vera macchina belga, stabile, resistente, bellissima, che funzionava da Dio, mica una di quelle merde italiane che cercano ogni tanto di propinarci..." ovviamente le vendemmo ad un prezzo maggiorato rispetto al listino delle nostre.

Io trovo giusto che chi faccia troppo lo stronzo venga ripagato con la sua stessa moneta.

La grossa differenza tra nord e sud del Belgio mi è stata comunque riferita anche dai nostri agenti del posto, che per loro fortuna (secondo loro ammissione) abitano al nord. Diversamente vendere sarebbe per loro impossibile.

Devo però dire che quando mi trovo a Vienna o in generale in Germania non mi sento così diverso, la gente cerca di mettermi a mio agio - dal ristorante all'hotel ai clienti che visito - cercando di parlare un tedesco comprensibile, delle volte fin troppo.

Per cui direi che il problema dell'integrazione è un problema che riguarda alcune zone dell'Europa, e tra le zone dell'Europa stessa: nord-sud Belgio, nord-sud Italia, nord-sud Francia, diversi Laender tedeschi, in Spagna si tirano ancora le bombe e guai a confondere castigliano e... ecco, l'ho confuso, ecc... Ci sono però posti (di solito dove c'è meno ricchezza e quindi meno egoismo, oppure dove c'è maggiore senso civico) in cui lo straniero è accolto e valorizzato, per cui non sarei così generalista. Ripeto, so personalmente quanto sia difficile la situazione in Belgio.

Volemose bene và...

Daniele.