Lo stile di Jeff Beck

Scritto da SandroAgostini il 23/Oct/2011 alle 14:18

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Il suo stile essenziale e particolarissimo è legato ad un uso magistrale della leva vibrato della sua strato  e all’utilizzo dinamico del volume della chitarra, un po’ come il  tastierista utilizza il pedale del volume.

Il tocco sulle corde è principalmente  generato dall’uso del pollice che consente  note  “Slappate” e sfumature originali e molto espressive.

La posizione insolita della sua mano destra è la chiave del suo stile e del suo suono, la posizione dell’indice è estesa e diritta sulla leva, consentendo vibrati verso il basso precisi e controllati, il medio e l’anulare avvolgono morbidamente la leva in basso, le dita sono pronte a tirare verso l’alto la leva, il mignolo è sempre sul potenziometro del volume consentendo una regolazione in “tempo reale”, per  finire, il palmo è appoggiato sul ponticello per controllare il “palm muting.”

Il Pollice deve assestarsi per poter raggiungere sia il mi basso che il Mi cantino, ovviamente la, posizione è dinamica e si assesterà con la pratica (molta pratica).

I risultati timbrici sono impressionanti. Il controllo del suono, una volta acquisito il sistema consente fraseggi di una dinamica sorprendente.

Il presupposto per utilizzare “serenamente” questa tecnica è poter accordare la chitarra in modo stabile nonostante un uso della leva così intenso. La Stato Jeff Beck ha il capotasto con dei cuscinetti a sfera, noi, possiamo ovviare con una semplice matita ( la grafite è un ottimo lubrificante per la micromeccanica).

Passiamo accuratamente la punta della matita sulle sellette del ponte e sui solchi del capotasto e in mancanza di meccaniche autobloccanti, montiamo le corde tendendole bene per evitare spire e laschi indesiderati come da disegno.

La chitarra in questo modo, dopo il dovuto assestamento, rimarrà accordata nonostante i nostri “fraseggi Backiani”.

Sandro Agostini
http://sandroago.afmusic.it