Homebrew "Big D": overdrive/distorsore per tutte le stagioni

Scritto da alfio il 01/Sep/2008 alle 23:46

Sezione: Effetti a pedale

 

Il produttore, l' Homebrew (HBE in breve) è una piccola azienda americana che produce stompbox per chitarra assemblati a mano. La gamma propone numerosi pedali (overdrive, booster, phaser eccetera) che coprono più o meno tutta le necessità chitarristiche in fatto di suono. Il prodotto di punta è il "Power Screamer" che personalmente non conosco e che dovrebbe essere un overdrive ispirato all'intramontabile Tubescreamer. Il pedale che invece mi accingo a recensire è invece il "Big D" viene definito "overdrive/distorsore".

Com'è fatto

Il Big D si presenta in una scatola di metallo di colore arancio (a meno di non richiedere un colore custom direttamente al costruttore) con 5 manopole, 2 led, 2 foot-switch e un commutatore a levetta.

Puಠessere alimentato tramite il solito connettore tipo Boss a 9v oppure con una batteria accessibile smontando il fondo della scatola.

Tra l'altro accedendo all'interno del pedale si scopre che lo switch di accensione del pedale è a 9 poli (true by-pass) e che il circuito è ricoperto da una sorta di resina ammalloppata in modo tale da impedire di riconoscere i componenti e scopiazzare il circuito.

I controlli sono:

1. Gain, che ovviamente regola il guadagno di overdrive/distorsione.
2. Tone, che curiosamente funziona al contrario: per avere tutti gli alti "aperti" bisogna metterlo a ore 8:00.
3. Level, che regola il volume d'uscita.
4. Bigger, ovvero il volume del boost.
5. Diode Select, selettore a 5 posizioni che permette di agire sul circuito di clipping modificando il tipo di sonorità .
6. Clip, che regola la consente di scegliere un clipping "hard" o "soft".

Per quanto riguarda i due footswitch uno accende/spegne il pedale e l'altro aziona il boost (che non è indipendente e funziona solo a pedale acceso).

Come suona

Possiedo il pedale da quasi due anni ormai e devo dire che se non se l'è ancora portato via una delle frequenti ondate di vendi-e-compra un motivo c'è: mi piace! Cercando di essere obiettivo, spiegare come suona porta inevitabilmente a dividere la spiegazione in 5 paragrafi, tanti quante sono le posizioni del controllo "Diode select".

La posizione 1 fa suonare il pedale come un overdrive leggero, piuttosto orientato al blues con livelli di gain abbastanza contenuti. Non siamo certo lontani dal sound del tubescreamer anche se il suono è più definito.

Passando alla posizione 2 si ha un suono non molto dissimile, perಠcon bassi più evidenti, e si nota facilmente un aumento di gain ed un aumento di volume. Quest'ultimo aspetto, evidente ogni volta che si agisce sul "Diode select", costituisce a mio modo di vedere una caratteristica un po' scomoda di questo pedale, specialmente all'inizio.

Infatti, quando si vuole imparare a esplorare tutte le sonorità a disposizione, capita spesso di switchare col "Diode select" ottenendo sbalzi di volume che di fatto impediscono un confronto alla pari col suono da cui si proviene e obbligano a continue regolazioni di Level e Gain.

La posizione 3 è la mia preferita perchà© permette di avere distorsioni molto"¦ "marshallose"! Volendo azzardare un paragone è possibile avvicinarsi a sonorità potenti e ben definite con gain non altissimi in stile "Plexi" oppure con più gain anche se leggermente più "impastate" sulle medie frequenze (e più compresse), diciamo in stile lead del JCM 2000. Come passare dall'una all'altra?

Agendo sullo switch che controlla il clipping che permette di avere più volume ma meno gain (posizione Hard) oppure più gain e meno volume (Soft) con un suono decisamente compresso. L'azione di questo switch è la medesima nelle posizioni 1 e 2 di cui ho già detto, mentre è inattivo sulle posizioni 4 e 5. Di contro la posizione Hard rende praticamente impercettibile il boost di volume, specie se si sta suonando con un gain sostenuto.

La posizione 4 è molto particolare: col gain tirato al massimo fornisce delle distorsioni con bassi potentissimi e con le medie un pochino dietro. Verrebbe quasi da dire metal-oriented anche se sottolineo il quasi perchà© non si tratta comunque di distorsioni estreme. Curioso poi che abbassando il gain il suono possa essere portato ad un leggero overdrive, con una soglia iniziale addirittura più bassa di quella delle altre posizioni cioè con un suono quasi pulito.

La posizione 5 è invece una sorta di fuzz, con un suono "grosso" e non troppo "acido". Per chiarire le idee diciamo che è più affine ad un Big Muff che non ad un fuzz face. Il controllo gain in questo caso perde un po' di efficacia, nel senso che lungo tutta l'escursione del pomello il suono cambia meno rispetto alle altre posizioni.

Pregi e Difetti

Pregi
Suoni molto belli e definiti
Versatilità data l'estrema varietà di sonorità
Sonorità Marshall-oriented a portata di mano

Difetti
Difficile regolare i controlli e gestire gli sbalzi di volume tra posizioni diverse del "Diode select"
Per eventuali riparazioni è necessario rivolgersi al produttore
Prezzo (170 euro circa) non proprio popolare anche se c'è una discreta reperibilità nell'usato

Conclusioni

Il Big D è indubbiamente un pedale interessante. I suoni che si possono ottenere sono belli e definiti, non vi sono pecche evidenti e il suono esce prepotente, riservando all'utilizzatore la possibilità di scegliere quanta distorsione usare e quali frequenze enfatizzare.

La sua grande versatilità è senz'altro uno dei suoi punti di forza, pure essendo ovvio che un cambio di sonorità richiede di piegarsi sul pavimento e smanipolare, cosa senz'altro poco consigliabile in contesti live.

Come detto la messa a punto alla ricerca del suono prediletto puಠcostare un po' di fatica da fare in esperimenti. Di contro perಠi suoni che si possono ottenere, fatte salve le ovvie considerazioni di gusti personali, sono senz'altro vari, interessanti e privi di rumore di fondo.

Personalmente, all'infuori dei contesti "tribute" in cui si cerca di emulare sonorità specifiche, se voglio suonare distorto senza troppi fronzoli mi ci diverto davvero.

Aggiungo anche che suonandoci con una Stratocaster Clapton (attiva con PU Lace sensor) e con una Gibson SG mi sembra che renda meglio con i single coil.
In generale lo consiglierei a chi cerca sonorità che spaziano dall'overdrive alle distorsioni "british", mentre per il metallo pesante è meglio guardare altrove.

Link utili

Il sito ufficiale del produttore
www.homebrewelectronics.com/
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