Dumble Overdrive Special? Forse si, forse.

Scritto da MASSY il 30/Jun/2008 alle 03:45

Sezione: Amplificatori

 

IL "FATTACCIO"

Da qualche tempo Ceriatone, noto (ormai) clonatore di ampli dal design ben noto, proponeva una versione da 50w dell'ODS, non HRM (dopo arriveremo a spiegare un po di terminologia), replicato sulla base di uno dei pochi schemi collaudati che girano sulla rete.

Il caso ha voluto che allo SMAS di Spoleto dell'anno scorso un mio caro amico si sia presentato proprio con il CeriaDumble.
Io "guardacaso" mi ero portato dietro la mia fida Aria ProII 335 replica...inutile che vi spieghi il resto!
Il giorno dopo l'ampli era ordinato.Ho fatto però una richiesta particolare a Nik, gli ho chiesto cioè una versione da 100w, non cablata e senza trasformatori.

Il perchè di questa particolare richiesta è motivato dal fatto che mi erano capitati per le mani un paio di Ceriatone da riparare, con lo stesso problema: il trafo di uscita era andato...
In effetti, sezionandoli, non avevo notato una particolare cura costruttiva.

I cablaggi erano tutti perfetti, ordinatissimi, saldature lucidissime e ben eseguite, materiali di prima scelta per quanto riguarda la componentistica, ma sti trafo proprio non mi andavano giù.
Ora ha cambiato fornitori e mi dicono che i trafo di uscita sono molto piu consistenti e affidabili. ma non ho voluto rischiare.
Detto, fatto, Nik mi risponde che non ci sono problemi e per la cifra di 400 euro piu spedizione mi porto a casa lo chassis completo di serigrafie e pannelli e tutto il resto del kit, zoccoli, condensatori, resistenze, potenziometri...tutto quanto.

 

L'ASSEMBLAGGIO

Nel frattempo mi ero mosso per farmi fare i trafo: per quello di alimentazione ho chiesto al buon Delbini Giuseppe una bella bestia da 360-0-60-360 e 500mA, piu tutti i tap relativi all'alimentazione dei filamenti e dei relè, rigorosamente separati dal resto delle alimentazioni.

Per quello di uscita ho optato, anche dietro scambio di mail con il buon Sebastiano, per una replica Dagnall della Hammond, appartenente alla nuova "Guitar Serie", linea di trafo di uscita creata appositamente per replicare i trasformatori storici di molte testate.

In particolare, data la mia voglia di sperimentare le EL34 nel clone, ho optato per un replacement Plexi100, con una Ra.a di 1700ohm, tutto sommato non troppo lontana da quella richiesta ANCHE per un quartetto di 6L6, ma è comunque proprio la costruzione del trafo ad essere differente da uno "Fender style".

Arrivati i trafo e il kit del Dumble, ho provveduto all'assemblaggio finale, lavoretto tutto sommato abbastanza liscio, che mi ha portato via pochi giorni.

Successivamente ho provveduto a realizzare una headshell degna di quello che doveva contenere, sobria ma elegante, come il suono dell'ampli ;-)

 

SI VABBE', MA COME SUONA?

Questo è un argomento spinoso...non posso dire "suona come un Dumble", non avendo mai avuto la possibilità di suonarne uno vero, ma posso dire che ci va dannatamente vicino, almeno sentendo quello che è inciso sui dischi ;-)

Sono state apportate diverse modifiche al circuito, grazie anche ai preziosi consigli di Lauro e Paolo, ma non perchè il kit orginale avesse valori sbagliati in assoluto, ma perchè essendo un ampli abbastanza "misterioso" ed estramente personalizzabile, ogni costruttore (o clonatore) apporta del suo, a volte nella direzione giusta, a volte in quella sbagliata.

In poche parole ho scurito il canale OD, che per i miei gusti risultava troppo frizzante e fatto una piccola modifica alla polarizzazione del secondo stadio, portando i valori "vicini" a quelli del famoso "n.124".

L'ampli ha una voce estremamente mediosa, ma NON inscatolata, sono medie che cantano, e la quantità di basse frequenze che sono disponibili dietro il potenziometro sono un qualcosa di pazzesco.
Il suono è grosso, potente, con un attacco micidiale sul pulito, caldo e smorzato sul canale OD, per consentire quei fraseggi delicati ed eleganti, dove l'attacco secco del plettro si tramuta in quel delizioso "ooommppphhh" e gli alti sono cosi levigati e dolci che non ti sembra possibile che possa esistere un suono cosi.

La quantità di gain disponibile è TANTA e ve ne darò una dimostrazione piu in là...Il sustain è immediato e arriva implacabile su ogni punto della tastiera, tanto da rendere a volte difficilmente governabile lo strumento: dinamica estrema e che non perdona, non è un ampli per gente che "ha fretta di suonare".
Sul pannello frontale troviamo da sinistra a destra:

Volume, in realtà un controllo del gain in ingresso.

Switch di Bright, switch Deep (un boost sulle medio basse) e uno switch che consente di scegliere tra una modalità chiamata Rock, dove gli estremi di banda vengono enfatizzati, oppure Jazz, dove il suono è praticamente flat.

Alti, Medi e Bassi, tipica eq su schema Fender.

Level, controllo di guadagno del preamp.

Ratio: in parole povere il circuito del Dumble è la risultante della messa in serie di due preamp fenderiani...il tanto caro concetto di "cascading preamp stages" che la Mesa ha fatto suo per costruire il suono della serie Mark.
Questo controllo regola la quantità di segnale che da un preamp viene immessa nell'altro.
Risulta quindi fondamentale capirne l'interazione con gli altri controlli.

Master, vabbè qui nulla da dire.

Presence, anche qui mi pare chiaro.

Sul pannello posteriore troviamo la presa Multipin per il footswitch e due interruttori che comandano due funzioni in assenza del footswitch: la prima ovviamente è il cambio di canale, la seconda è il PAB, Pre Amp Boost.
Come avrete intuito, si tratta di una sorta di boost ottenuto liftando la massa dal tonestack, che di conseguenza viene a trovarsi escluso dal circuito.

Qui si sente la vera voce del pre, rauca, mediosa, particolarissima.
Per ovviare alla perdita dei controlli di eq, il buon Howard Dumble sviluppò una semplice modifica, la Hot Rubber Monkey, HRM, un tonestack INTERNO all'ampli, quindi "set and forget", che si attiva solo quandi il PAB viene inserito e quindi l'eq convenzionale inserita tra il I e il II stadio di guadagno, va a farsi benedire.

Questa piccola basetta viene posizionata tra il III e il IV stadio di guadagno, è realizzata secondo il piu classico schema Marshall invece del Fender, e consente quindi di ribilanciare il suono nella modalità PAB e di equalizzarlo a piacimento...

Piu in là il loop effetti di tipo seriale, tra l'altro funziona egregiamente, ma se se ne sente il bisogno è possibile realizzare un mixer di linea valvolare su schema Dumble, i classici interrutori di accensione e standby, fusibili e la presa di alimentazione.
Una nota di rilievo va al fatto che è anche un ottimo ampli mangia pedali, sia per l'elevatissima headroom disponibile sul canale pulito, sia per la quantità di medio basse che incicciottisce e scalda qualunque cosa gli si spari dentro.

Vi lascio con qualche sample: tenete presente che le registrazioni non sono di tipo professionale, che andrebbero aggiornate perchè ora ho capito molto meglio come gestire questo ampli e che cmq i sample ti possono dare una vaga idea di quello che rappresentano. Basta posizionare un microfono con 5cm di differenza rispetto ad un altro microfonaggio per cambiare quasi radicalmente il suono registrato...

http://media.putfile.com/blutone
http://media.putfile.com/blutonep90
http://media.putfile.com/blutonestrat
http://media.putfile.com/bluesdumb1
http://media.putfile.com/dumbcleanGilm

Ora dei sample un po particolari...i primi due con uno Zoom Trimetal sparato nell'ampli.

http://media.putfile.com/trimetal-sample
http://media.putfile.com/trimetal-sample-2

Un sample che ne evidenzia la versatilità, passando da Timmons ai Led Zeppelin

http://media.putfile.com/new-edit-1-73

E infine la chicca. Vi ricordavate quando vi dicevo del gain? Che era tanto no?
Ecco, questo è il mio clone, con un GE7 nel loop usato per replicare l'eq grafico della serie Mark della Mesa e SOLAMENTE il gain dell'amplificatore, pulito grazie al ge7 di tutte quelle frequenze sovrabbondanti che ne fanno l'ampli da blues perfetto ;-)
In pratica, diventa un MarkII, una bestia da metal e hard rock, con un lead da far piangere.

http://media.putfile.com/music-12-54

Immaginate ora questo ampli inserito in un sistema switching remoto che permetta di gestire i pedali in front, il cambio canali e il loop...
Non si hanno limiti in pratica.

Spero di avervi divertito e appassionato, tanto quanto questo amplificatore sta appassionando me!

Alla prossima
Massi