Kustom Defender 112

Scritto da Ian il 22/Mar/2010 alle 04:07

Sezione: Amplificatori

 

Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche tecniche in senso stretto sono facilmente reperibili sul sito della Kustom e non mi dilungherಠeccessivamente. Si tratta di un amplificatore totalmente valvolare da 50W, monocanale con master volume, con 3 12AX7 nel preamplificatore e due 6L6 nel finale. Dispone di reverbero e di un booster post-gain integrato regolabile fra 0 e 10 dB, attivabile via switch. Cono prodotto da Eminence su specifice Kustom. Il tutto in 17 chili di peso.

Tuttavia, alcuni aspetti meritano un discorso a parte. In primo luogo, il master volume è bypassabile, e questo consente di utilizzare l'amplificatore in modalità monocanale pura, con tutti i pro e contro che questa configurazione riserva. Inoltre, una delle 3 valvole del pre viene utilizzata come rettificatrice; e ciಠinfluisce positivamente sulla resa finale del suono.

Terza caratteristica, l'assenza totale di un loop effetti che rende il percorso del segnale pi๠diretto ma limita l'utilizzo di effettistica. Quarta caratteristica: le 6L6 possono essere sostituite dalle EL34 e il bias si setta tramite uno switch sul retro dell'amplificatore.

Aggiungo inoltre qualche informazione che mi ha comunicato il negoziante, ma della quale non posso fornire un riscontro diretto. Il prodotto è assemblato in Cina, ma viene testato esemplare per esemplare nella sede USA della Kustom (dove viene prodotta la serie Coupè, dal prezzo tuttavia decisamente superiore). Inoltre, i legni per la struttura sono forniti dalla Godin.

Il suono

Premessa: l'apprezzare o meno un suono è faccenda di gusto personale. Cercherಠdi essere obiettivo il pi๠possibile, ma si tratta sempre di un mio parere che non pretende di essere verità assoluta.

Le caratteristiche tecniche ci lasciano già intuire qual è il terreno naturale di questo amplificatore. Si naviga fra puliti cristallini e suoni "crunchosi", senza mai sfociare in una distorsione vera e propria.

Il suono pulito mi lascia veramente soddisfatto. I controlli di tono e il presence sono molto efficaci e consentono, uniti alla scelta dei pickup della chitarra, di spaziare fra suoni quasi da acustica (mettendo i medi a zero) a timbri molto pi๠chiusi. Settando l'amplificatore in maniera adeguata, alzando leggermente il gain, il blues esce che è una favola.

Gli accordi rispondono molto bene e ogni singola nota è ben percepibile. La dinamica è buona, anche se ho provato amplificatori pi๠reattivi (ma molto pi๠costosi). Ad ogni modo, l'uso del volume della chitarra permette di schiarire il suono in maniera sufficiente (trattandosi di monocanale, non è faccenda da poco).

Il reverbero a molle, senza esagerare, mi ha impressionato. Molto presente ma mai invasivo, aggiunge corpo al suono e lo rende molto pi๠fluido e godibile.

Alzando di molto il gain, si entra in un crunch di discreta qualità che perಠnon mi ha entusiasmato particolarmente. Il suono era leggermente confuso, niente di grave, ma mi ha dato l'impressione che stavo usando l'ampli al di fuori del suo range ottimale.
Il selettore bright, almeno con la mia chitarra, è secondo me troppo aspro e dopo qualche tentativo ho deciso di lasciarlo disattivato.

A questo punto, inizio a collaudare i miei pedali e qui cominciano le note meno positive. Tento con il Wampler Plextortion, ma il suono che ne esce è troppo aspro, e anche lavorando sui controlli non riesco ad ottenere quel bel timbro medioso che il pedale puಠdare. Provo anche con un Boss SD-1, ed è peggio.

Tento dei suoni metal con il Seymour Duncan Mayhem (distorsore valvolare), ma ancora sento un timbro che sembra mancare di frequenze medie. L'impressione è che, nel complesso, l'amplificatore reagisca piuttosto male alle distorsioni, cosଠcome avevo già subodorato quando avevo alzato il gain.

Per levarmi questo dubbio, provo ad usare il Damage Control Liquid Blues. E, come volevasi dimostrare, la musica cambia eccome. Torniamo nell'ambito dei puliti e dei suoni con un crunch appena accennato, e ci siamo nuovamente. Il Liquid Blues interagisce veramente bene con l'amplificatore, e si inserisce nella pasta già buona dell'ampli mettendone in evidenza la ricchezza armonica.

Provo il canale 2 del Liquid Blues, con pi๠gain, e in questo caso la resa è ottima (pi๠di un presente alla fine mi ha chiesto cosa fosse quel "pedalone blu con le valvole", il che conferma le mie impressioni sulla bontà del binomio). C'è da dire, perà², che questo overdrive ha la peculiarità di distorcere solo una parte del segnale, lasciando inalterato il resto. Questo forse spiega perchè è riuscito ad interagire cosଠbene con un amplificatore che si è mostrato piuttosto critico nell'uso con i pedali.

Ultima nota: l'amplificatore non è di per sè molto rumoroso a meno di tirare il master oltre i 3/4 (ebbene sà¬, ho potuto provarlo ad alto volume... evento pi๠unico che raro, direi). Perà², tende ad accentuare la rumorosità dei pedali.

Conclusioni

Il Kustom Defender 112 è un ampli di buona fattura, e va a coprire una fascia di mercato piuttosto scarna.
La migliore resa, secondo me, è sui puliti (dai superclean ai cruch accennati); oltre, si ha l'impressione che perda qualcosa. In tutta onestà , puliti simili li ho sentiti uscire dalla mia chitarra solo da amplificatori che costano pi๠del doppio.

 

 

Il prezzo è circa 600 euro, il che lo rende particolarmente interessante soprattutto se paragonato a marchi decisamente pi๠blasonati. Il reverbero è, sempre secondo me, un ulteriore punto di forza di questo amplificatore.

PRO: prezzo, trasportabilità , qualità dei suoni puliti, buon reverbero, clean boost post-gain integrato.

CONTRO: difficoltà di interazione con i vari pedali, assenza di loop.

Qui sotto potete trovare una breve revisione video.

 

 

 

Ian