Rivera Fifty Five Twelve

Scritto da maccho il 15/Jul/2008 alle 00:20

Sezione: Amplificatori

 

Per la serie "Oldies But Goodies", mi trovo a recensire un combetto tuttofare che da circa sei mesi ਠil mio fedele compagno di suonate e rumoreggiamenti vari, il Rivera Fifty-Five Twelve.

 

Caratteristiche Tecniche

Passiamo subito alle caratteristiche tecniche: 55 Watt dichiarati erogati da una coppia di El34, cinque 12ax7 tra preampli e Phase Inverter.
Come dice il nome, ਠdotato di un singolo cono da dodici pollici, nel mio caso un Celestion g12t-85 fatto su specifiche Rivera (alcuni dicono simile al g12-80 anche se a me non sembra molto; sullo stesso prodotto ਠpossibile perಠtrovare anche il g12t75). 

Sul pannello anteriore, partendo da sinistra, troviamo: due ingressi high e low gain, perfetti per adattarsi a pickup di tipo high gain o attivi (permettendo una maggior riserva di pulito ed headroom); i controlli del canale 1 (British voiced): Volume (push pull per cambio canale), bassi, medi ed alti, master (push pull boost). 

I controlli del canale 2 (American voiced): volume, bassi, medi (push pull notch), alti (push pull bright) e master (push pull Ninja Boost), ed infine i controlli di riverbero e presence  e i due interruttori per standby e accensione. Nel pannello posteriore troviamo il send-retun con controlli indipendenti, uscita line out, due uscite speaker (una delle quali collegata al cono del combo), i due fusibili e la presa dell’alimentazione. 

Suoni

Come appena accennato, i canali dell’ampli sono due ma, a dispetto dei tradizionali ampli con canali pulito/distorto, l’idea di fondo di questo ampli ਠpi๠assimilabile come concezione a due ampli monocanali switchabili con una diversa quantità  di gain per ciascuno di loro ed una diversa “voce”.
Come già  segnalato, il canale 1 ਠdi ispirazione "British" ed ਠanche il canale con la quantità  maggiore di gain, mentre il canale 2 ਠdi ispirazione "American".

Per quanto riguardo il suono del canale 1, risulta, a bassi volumi, un po’ chiuso e questo ਠforse dovuto anche alla corsa non molto omogenea del master del canale.
Questo non succede nel canale 2: infatti c’ਠuno scalino sensibile fino al 2 di volume e subito un innalzamento repentino, mentre al di sotto di questa soglia il suono ਠveramente molto penalizzato.

La soglia di distorsione del canale ਠdata dall’interazione tra i pot del Volume e del Master, raggiungendo (senza boost inserito) un buona quantità  di gain, comunque sufficiente a fare del rock non troppo hard.  A bassi livelli di gain e a patto di alzare un po’ il master, ਠfacile ottenere suoni semi crunch degni della miglior plexi, cosa che mi ਠparticolarmente utile nel mio tributo ai Police.

La pasta sonora ਠrealmente paragonabile ai Marshall (cui si fa esplicitamente riferimento in quanto a suoni crunch e distorti) con quel graffio tipico sulle medio alte ed i bassi in questi caso abbastanza composti, ma che almeno al mio orecchio diventano molesti oltre la metà  corsa del pot.

Il boost, oltre ad alzare sensibilmente il gain, incrementa parecchio anche il volume (in questo senso avrei preferito un minor innalzamento, potendolo sfruttare come terzo canale, cosa tra l’altro possibile con qualche piccola modifica, credo...).  Inoltre il boost incrementa sensibilmente la gamma medio alta, cosa a me molto utile per uscire nei soli.

 

Il Canale 2, invece, ਠdefinito dal manuale come il canale American-oriented ed ਠ(imho) il fiore all’occhiello di quest’ampli. Innanzitutto per la reale somiglianza con i timbri Fender: la timbrica ਠmolto simile al canale clean del mio sfigato Fender Super 112 (nonostante qui nel finale ci siano delle el34), che per molti e pure per me rappresenta il non plus ultra sui clean, ma soprattutto anche la possibilità  di ottenere molti timbri differenti tra loro smanettando tra volume, master, bright, notch e il ninja.
Come già  detto non ਠesclusivamente un canale pulito, l’interazione tra il controllo denominato volume (che poi sarebbe il gain su entrambi i canali) e il master consente di passare da un pulito cristallino ad un bel crunch blues vecchio stile.
 

 

Come detto poco fa a proposito di timbri Fender, una delle pi๠piacevoli diavolerie di questo ampli ਠil notch sui medi nel clean, che cambia la frequenza centrale di riferimento da 550 Hz a 250 Hz (spero di aver reso giustizia a questa traduzione).

Questo,  secondo il manuale, imita il comportamento sulle medie dei Blackface e dei Tweed: io sinceramente non ho idea di quanto possa assomigliare a questi illustri paragoni, so solo che il cambio di tono possibile permette delle sfumature sonore realmente notevoli e aiuta molti a trovare (andando per tentativi) quel "quack" sulle medie tipico dei single coil (anche con gli Emg, che hanno una gamma media decisamente poco da single coil).
 
Il clean che si ottiene ਠottimo sia da suonare totalmente dry o con un pelo di riverbero, sia massicciamente effettato per suoni pop anni 80. L’arma del notch ਠfondamentale per ottenere dei suoni funky davvero convincenti.

I crunch che si possono ottenere sono molto carini: personalmente non ho potuto apprezzarli a fondo forse per il tipo di chitarra che utilizzo, ma con chitarre di concezione pi๠vintage hanno sicuramente un margine di apprezzabilità  maggiore.

Per il Ninja vale lo stesso discorso del boost sul Canale 2: in questo non c’ਠun grosso aumento di gain, perಠil suono si fa decisamente pi๠aggressivo e anche qui l'aumento di volume ਠconsiderevole. Il footswitch dedicato modello FS7 controlla i due canali e i due boost, ma non il riverbero nਠi vari push pull. 

 

In conclusione

Concludendo, il combo in questione ਠsicuramente una valida alternativa ai nomi pi๠blasonati: ha dalla sua un ottimo suono, un peso contenuto e qualche soluzione sicuramente intelligente e pienamente sfruttabile.
Puಠrisultare un po’ antipatico a chi ਠabituato ai classici multicanale, ma con un po’ di adattamento di possono trovare tutti i suoni necessari.

Qualche piccola pecca, secondo me, la si puಠtrovare: il drastico innalzamento di volume di entrambi i boost, cosa peraltro pare risolvibile con una modifica (anzi chi ne sa qualcosa parli...!), e anche la corsa del master del Canale 1 ਠpoco omogenea, perಠal prezzo a cui si puಠtrovare qui da noi (tra i 500 e gli 800 euro) vi portate a casa un ampli professionale, solido e con dei suoni di tutto rispetto.

Ciao,
Maccho