Gibson Les Paul Gary Moore BFG Signature

Scritto da PecosBill il 22/Jan/2011 alle 13:30

Sezione: Chitarre elettriche

 

Caratteristiche tecniche

Partiamo dal body, in mogano massello, mentre il top è il solito bombato Les Paul in acero in due pezzi. Manico in mogano e tastiera in palissandro; niente intarsi ne' binding. La finitura, e qui inizia il bello, è denominata "Lemon Burst", ed è molto particolare; sopra un acero direi "marezzato" c'è un sottile strato di vernice Nitrocellulosa che lascia al tatto tutta la "rugosità" del top, rendendo la chitarra elegantemente grezza!

Non abbiamo quindi un top liscio lucido ma "rugoso", invecchiato e levigato fine. Questa cosa mi è molto piaciuta, anche perche tutto il resto, body e manico nonchè tastiera e paletta, riflette la stessa filosofia: una passata leggera di vernice che rende il legno vivo, vero; insomma, sembra di avere in mano una cosa viva!

So che gli amanti delle Les Paul Custom e delle sue curatissime finiture torceranno il naso, ma qui siamo di fronte ad una Gibson anomala, fuori dal mucchio, che piace oppure no. Non credo ci siano vie di mezzo. Pick up: P90 al manico, Burstbucker 3 al ponte, output alto; puro blues gonfio e cicciotto unito al graffiante rock tanto ascoltato nei dischi.

Vi dico la verità , il suono del P90 mi piace da matti, non smetterei mai di suonare. Ho trovato il suono che cercavo dato che il single coil non mi ha mai soddisfatto appieno, mentre l'Humbucker mi è sempre parso troppo gonfio.. vabbè gusti personali. Le meccaniche sono Grover Kidney in metallo e, a differenza delle usuali, tengono l'accordatura in maniera notevole.

Particolari le mascherine posteriori di chiusura alle parti elettriche: sono in plexiglass trasparente e lasciano vedere gli scavi ed i potenziometri cablati molto bene. Questi sono tre, e non quattro! Ci sono i due volumi, un solo tono ed il selettore dei pick up al posto del secondo tono.

L'altro switch che ha la Les Paul (vicino all'aggancio della tracolla per capirci, Toggle Position) diventa un interruttore on/off, denominato Kill Switch, utile se si utilizza una forte distorsione con il delay a creare un effetto strano di "stop and go"! Per concludere la parte tecnica: ponte Nashville Tune o Matic, Tailpiece Stopbar, Nut in Korian, profilo del manico 50s style, camere tonali di alleggerimento.

 

 

Impressioni personali

E' indispensabile una premessa: non suonavo con una Gibson da 5 anni!  E poi il manico della Sg che avevo era tutta un'altra cosa. Dunque, superato un primo attimo di sgomento, abituato alla Stratocaster, ho realizzato subito una cosa: la comodità  della scala corta per le mie manine che tutto sono fuorchè grandi! Antichi ricordi riaffiorano!

Seconda impressione: un disagio nel vedermi addosso una chitarra praticamente nuda, troppo color legno vero per essere una chitarra, veramente grezza con gli spigoli quasi taglienti (ho detto quasi!)... comunque una grande chitarra! Mi sono lanciato nel test sonoro con la testata Studiotone XL della Koch, solo reverbero dell'ampli, come cabinet una cassa artigianale con un Celestion G12H100 che è un cono un po' "duro".

Ho suonato per un'ora come un dannato, finchè non mi sono accorto che mi sanguinava un dito! Il medio della destra: ho la mania di picchiare le corde con violenza quando sono preso e quelle della Les Paul sono molto più alte dal top di quelle della Strato, vabbè mi riabituerà².

Insomma, sono molto molto soddisfatto di essere tornato il felice possessore di una Gibson, e vi assicuro che è una vera Gibson. Con la chitarra una bella custodia rigida denominata Hardshell completa il tutto. Ho speso 850 euro, e vi assicuro che li vale tutti!
Non elegante, graffiante; pochi orpelli, minimalista, semplice nella sua intensità ; vera, sincera, blues. Un po' come me.

Vi lascio con il sound test che ho fatto io, registrato con lo Zoom Q3, senza microfonare l'ampli come è mia abitudine. Ho un pò toppato con le luci, registro in una stanzetta senza finestre, devo trovare una situazione migliore. Comunque il suono c'è.

 

Un saluto.
PecosBill